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Download: Ruolo dell'esame delle urine in nefro-urologia pediatrica

Periodicamente i soggetti affetti da SN devono essere sottoposti ad esami di controllo sia del sangue che delle urine. L'esame principale sia per la diagnosi che per valutare l'andamento della malattia

  • l'esame delle urine

ImageL'urina è il liquido prodotto dai reni che filtrano il sangue per depurarlo dalle scorie prodotte dal metabolismo. Tramite l'urina quindi si eliminano dall'organismo i prodotti di scarto e l'eccesso di acqua o di sostanze che vi sono disciolte.
Per l'esame delle urine, il cosiddetto "standard" che comprende sia l'esame chimico fisico che l'esame microscopico del sedimento, è sufficiente, in genere, un campione di 10 ml.
L'esame urine e' il principale esame da effettuare in un paziente in cui si sospetti una malattia renale. Da una corretta esecuzione ed interpretazione dell'esame urine si possono ottenere molte informazioni utili per un inquadramento esatto del quadro clinico del paziente.
Perche' abbia il valore che merita l'esame urine deve essere effettuato secondo canoni ben precisi.
Nei pazienti con SN si verifica o meno la presenza di proteine nelle urine e in che concentrazione esse sono presenti, in genere il valore delle proteine è espresso in mg/dl, cioè ad esempio se dall'esame standard delle urine risulta un valore di proteinuria pari a 200, significa che in un dl (100ml) di urina vi sono contenuti 200mg di proteine.
Per aiutarvi a raccogliere il campione nei bambini più piccoli potete utilizzare il vasino dopo averlo ben lavato e sterilizzato anche con una soluzione di acqua e amuchina e poi risciacquato accuratamente.
Questa procedura va bene quando dovete raccoglire l'urina da portare al laboratorio, sia per effettuare lo stik per l'esame della proteinuria.
Sempre tramite l'esame standard delle urine si valuta la presenza di sangue, la SN può essere causa sia di micro che di macro ematuria, mentre la macroematuria è visibile ad occhio nudo (c.d. urina color coca cola), per la microematuria è necessario l'esame.

Stik per il dosaggio delle proteine
Le strisce reattive per valutare la presenza e la quantità  di proteinuria nelle urine sono uno strumento fondamentale per il monitoraggio domestico dell'andamento della malattia.
Diverranno il vostro migliore alleato, ma anche il vostro peggior incubo!
I medici raccomandano di effettuare un solo stik al giorno sulla pipì del mattino.

Si utilizzano strisce reattive caratterizzate da variazione di colore e della sua intensità  conseguenti al contatto di determinate sostanze contenute nelle urine. Il colore assunto dall'area reattiva viene confrontato con quello di una scala colorimetrica di riferimento, permettendo così una valutazione qualitativa del contenuto di tali sostanze. In commercio sono disponibili strisce in grado di valutare da 1 a 11 parametri: peso specifico, proteine, glucosio, chetoni, urobilinogeno, sangue, nitriti, pH, leucociti, bilirubina,acido ascorbico. Particolare rilevanza nelle patologie nefrologiche riveste la determinazione di proteine, sangue, leucociti, nitriti, pH e peso specifico. Tuttavia per il loro costo più contenuto è sufficiente l'utilizzo degli stik con un solo parametro reattivo alla proteinuria, in commercio si trovano con il nome di Albustik sono distribuiti dalla Bayer in confezione da 50 stik

I vantaggi di questa metodica sono costituiti dall'estrema semplicità  e praticità, tali da consentirne la corretta utilizzazione a persone senza nessuna specifica esperienza. Quando si renda necessario un controllo routinario, nel follow-up di alcune patologie croniche o recidivanti, l'esame viene affidato anche agli stessi pazienti o a i genitori.
E' tuttavia importante rispettare alcune semplici regole la cui mancata osservazione riduce in maniera sensibilissima l'affidabilità  delle risposte ottenute.

Il tempo di lettura è brevissimo: tra 30 e 60 secondi. Se la lettura avviene oltre i tempi stabiliti perde di validità: l'intensità  di alcuni colori continua ad aumentare per breve tempo e poi diminuisce. L' esame va fatto subito o comunque entro 1 ora dalla minzione dopo aver mescolato o agitato il campione per risospendere il sedimento. Se è impossibile eseguire subito l'esame, le urine possono essere conservate per alcune ore in frigorifero a 4°C:
- Le strisce possono perdere validità  per scadenza, indicata sulla confezione o perchè conservate male: temono il caldo, la luce e l'umidità. Se le aree reattive virano spontaneamente dal colore base è segno di una perdita di validità  dei reattivi. -Vanno utilizzate possibilmente entro 2 mesi dalla prima apertura del flacone originale. Il contenitore va tenuto chiuso in luogo fresco, non in frigorifero, a temperatura tassativamente inferiore a 20°C. Non va esposto alla luce diretta del sole. -L'essiccante, contenuto nel tappo o in sacchettini igroscopici, non deve essere tolto. -Lo stix va prelevato immediatamente prima dell'uso e le aree reattive non vanno toccate con le dita. -Per migliorare la conservazione è consigliabile non aprire frequentemente il contenitore e comunque richiuderlo subito; è opportuno utilizzare le confezioni con un minor numero di stix o trasferirne quotidianamente la quantità  necessaria per l'uso giornaliero in un flacone separato.


CARATTERISTICHE DELL'AREA REATTIVA DEGLI STIX ALLE PROTEINE

Proteine

Questa area reattiva, particolarmente sensibile all'albumina, la principale responsabile delle proteinurie patologiche in età  pediatrica,è meno sensibile alle globuline, alla emoglobina, alla proteina di Bence-Jones ed alle mucoproteine, cosicchè un risultato negativo non esclude la presenza di queste ultime. E' sensibile a concentrazioni di albumina di soli 30 mg/dl (+). Tale valore è fisiologico se è un reperto isolato. E' invece meritevole di accertamenti la presenza di 30 mg/dl di proteine in 2-3 campioni di urine con peso specifico < 1015, in una settimana, oppure una proteinuria di 100 mg/dl (++), in 2-3 campioni di urine. False positività  si possono avere in presenza di urine molto alcaline o tamponate o in seguito a contaminazioni con composti di ammonio quaternario (antisettici o detergenti) o di clorexidina (detergenti cutanei) o per presenza di batteri in grado di trasformare l'urea in ammoniaca (IVU o contaminazione batterica di un campione lasciato a lungo a temperatura ambiente prima dell' esame). Un'ematuria macroscopica di qualsiasi origine si accompagna di regola a una lieve proteinuria (in genere < 1g/l) che può essere sovrastimata da una intensa positività  dell'area reattiva. Risultati falsamente positivi si possono avere con urine molto diluite o molto acide.

 

Raccolta urine delle 24 ore
I risultati dell'esame urine e degli stik mostrano sempre la concentrazione di proteine nelle urine, ci dicono cioè, in un dl di urine, quanti mg di albumina sono contenuti. Talvolta, per valutare con maggior precisione la quantità  effettiva di proteine perdute dall'organismo, i medici fanno effettuare la raccolta delle urine nell'arco di 24 ore. In sostanza anzichè effettuare una stima approssimativa basata sulla concentrazione, questo esame ci dice esattamente la quantità  totale di proteinuria che viene persa in una giornata.

Come effettuare la raccolta
Il giorno 1 iniziamo la raccolta, la prima pipì del mattino, immediatamente dopo il risveglio, deve essere gettata, successivamente occorre raccogliere in un apposito contenitore sterile (venduto in farmacia) tutte le minzioni della giornata e conservarlo in frigorifero, il giorno successivo "giorno 2" inserire nella raccolta anche la prima urina del mattino. La raccolta così ottenuta deve essere portata in laboratorio, oppure, per comodità  potete prelevarne un campione ed annotare la quantità  totale di urina raccolta, in modo tale che possa essere effettuata una stima.