L'ospedalizzazione nei primi 12/18 mesi di vita
Questo è forse il momento più delicato di tutto lo sviluppo del bambino; in questa fase il legame di attaccamento con la madre si è saldamente strutturato e la sua continuità si rende indispensabile. Inoltre l'autonomia raggiunta dal bambino è estremamente precaria ed ogni interferenza dell'ambiente esterno sull'unità della coppia madre-figlio rischia di rallentare i traguardi evolutivi. Altri disagi possono insorgere dall'essere assistito per un certo periodo di tempo da persone diverse ed in maniera discontinua. Queste nuove figure infatti possono determinare, per la loro diversità , una sorta di disorientamento nel bambino, influenzando così il suo grado di affettività che finisce con l'impoverirsi, al punto da fargli assumere in seguito atteggiamenti di tipo asociale. Oltre a relazioni sociali disturbate sembra che la funzione maggiormente colpita sia quella del linguaggio in special modo la capacità di astrazione. In taluni bambini si è osservato che la separazione da ospedalizzazione ha influito anche su aspetti specifici dei processi intellettivi e della personalità . Va però sottolineato che non si tratta quasi mai di disturbi irreversibili ma più spesso transitori, infatti i disagi provocati da separazioni di breve durata tendono a scomparire rapidamente; la reversibilità dei danni derivanti da separazioni più lunghe (qualche mese) è anch'essa quasi sempre possibile.